InchiostroDiPuglia.it
  • Home
  • New Page

Sulle sabbie della Murgia

4/7/2014

3 Comments

 
Immagine
Oggi, 5 luglio 2026, compio tredici anni e mio padre mi  ha promesso un regalo “insolito”.
Gli avevo chiesto una collana elettronica. L’ultimo modello della MicroShift pesa solo venti grammi ed è un gioiello hightech: microcamere al plasma e nano-computer quantistico, comandi vocali e collegamenti immediati via Internet, anche con la stazione spaziale e la Base sulla Luna. Può prenotarmi per un dialogo con gli astronauti in volo verso Marte, materializzarmi sulla retina immagini tv o dati di archivio e pagine di testo, improvvisare per me videogiochi ottici casuali, crearmi finte identità, e così via. Costa un tantino, ma papà... 

La porta si apre, dev’essere lui! 
— Giulio, alzati — dice papà abbracciandomi. — Auguri, oggi andiamo a prendere un regalo speciale. 
Mi bacia anche Tecla, la mia giovane madre adottiva che è un clone della mia vera madre quarantenne, divorziata da papà. Tecla è identica a mamma però la considero più un’amica. Mi preparo e usciamo, tutti e tre. 
— Sarà una vera sorpresa — dice papà. 
Tecla ride, forse sa già. Io fingo indifferenza. Entriamo nella mini-auto, papà imposta il tragitto, la vettura parte con un leggero scatto. Sono sorpreso: 
— Come mai andiamo fuori Bari?
Silenzio. 
La temperatura esterna è sui 50 gradi, come al solito. È domenica e la città sembra un deserto. 
In silenzio, trascinata dal mono-binario magnetico sotto l’asfalto, l’auto sparata supera la periferia, siamo sui 170 orari. La temperatura aumenta e i vetri si auto-opacizzano, è il minischermo a mostrarci l’esterno. 

Arriviamo alle pendici della Murgia e cominciamo a salire. Le colline sono totalmente spoglie, con rari alberi rinsecchiti qua e là e nessuno si decide ancora a tagliarli. Il terreno è scuro, pietroso, solcato da crepe. Poco dopo in fondo al nastro d’asfalto intravvedo le cupole e il minareto di Zawilah, il paesino costruito da una delle comunità arabe pugliesi.
So che ne creeranno altri, in Africa la temperatura ormai arriva a sfiorare i 70 centigradi. Parcheggiamo in una piazzetta con palme e un minareto, scendiamo e ci inoltriamo fra case basse in un dedalo di viuzze, finché papà si ferma davanti a un grande ingresso ad arco. 
— Vai. 
Entro, e vedo un dromedario. 
— È tuo. — Papà parla in arabo con un certo signor Maliq, immagino contrattino costi e il parcheggio dell’animale. Ma accidenti! La collana-computer sognata da tanto tempo...
— Sali! — mi dice Maliq ridendo. 
Mi ritrovo a cavalcioni sulla bestia e con la mente sono già... via! Lanciato sulle sabbie e le dune desertiche della Murgia, verso l’interno, ricco di strane avventure e di mistero.

Picture
VITTORIO CATANI
www.fantascienza.com/blog/vikkor

#vittoriocatani #gliuniversidimoras
#inchiostrodipuglia #vivilapuglia #leggereèrespirare


> Per non perdere nessuno dei Racconti d'Autore di Inchiostro di Puglia clicca "Mi Piace" sulla nostra Pagina Facebook
3 Comments

    Archivio per categoria

    All
    Bari
    Brindisi
    Foggia
    Generale
    Lecce
    Taranto

    Inchiostro di Puglia (Il Blog)

    #vivilapuglia
    #leggereèrespirare

    Archivio per data

    December 2014
    November 2014
    August 2014
    July 2014
    June 2014
    May 2014
    April 2014
    March 2014
    February 2014
    January 2014

Powered by Create your own unique website with customizable templates.
  • Home
  • New Page